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MO/ON

Venti Luglio di cinquanta anni fa.

Per dire che ci sono tanti luoghi di cose e di persone da allunare, e queste tante cose spesso hanno tanti altri lati che non vediamo, che sono nascosti agli occhi di tutti i giorni, ma che possono essere scuri o chiari o bellissimi o scurissimi, possono nascondere caverne o animali selvatici, ma solo finchè siamo abbastanza vicini da poterli raggiungere con una scala a pioli – come Qfwf – e con un po’ di slancio e di poesia saltiamo a testa in giù, possiamo toccarli con mano.

Cinquanta anni fa forse abbiamo saltato fino alla Luna, oggi invitiamoci ad allunare verso i versanti non visibili con una capriola.

 

(Finalmente mi capita di poter citare uno dei testi più leggeri e intensi che io abbia finora incontrato, grazie a La Distanza della Luna, prima de Le Cosmicomiche di Italo Calvino)

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